Strumenti collaborativi e scrittura storica

babelblog

Desidero innanzitutto esprimere il mio apprezzamento per l’iniziativa di Peter Haber e Jan Hodel, che con l’apertura di Babelblog hanno inaugurato una strada nuova e originale per il dibattito sulle applicazioni degli studi storici al web.

L’occasione di questo mio intervento deriva dal workshop “Strumenti collaborativi e scrittura storica nella fase del web 2.0”, che alcuni giorni fa si è tenuto presso il Dipartimento di Studi storici e geografici dell’Università di Firenze con il coordinamento mio e di Andrea Zorzi, con cui da anni divido impegno e fatica per mantenere aperto un canale di discussione su tematiche che riteniamo sempre più importanti per il lavoro (didattica e ricerca) degli storici.


L’oggetto era un discussione sull’evoluzione del web 2.0, sui linguaggi wiki e su Wikipedia in particolare, su cui le discussioni non si sono mai attenuate, a fronte di un suo sviluppo intenso e probabimente inarrestabile. Gino Roncaglia, il cui intervento registrato da Boston è disponibile sul sito web de workshop, ci ha offerto una panoramica attenta e intelligente di questa evoluzione, mostrando quanto notevole sia stato il cambiamento, nella pratica degli utenti del web, con il passaggio al contesto del web 2.0, in cui, per riprendere le sue parole, da contenitore e diffusore di informazione il web è andato trasformandosi in una “piattaforma” operativa su basi collaborative.
Serge Noiret, che coordina la sezione di History Virtual library e dirige l’Atelier Multimedia dello European University Institute di Fiesole, ha successivamente illustrato quanto, a fronte di molte critiche che sono emerse anche in Italia, e per voce di autorevoli studiosi, in merito a Wikipedia, le sue potenzialità si mantengano estremamente rilevanti e chiedano siprattutto una partecipazione più diretta e consapevole da parte degli studiosi e dei ricercatori. Richiamo questi interventi anche perché può essere l’occasione di rilanciare direttamente con i loro autori la discussione e la riflessione invitandoli ad una partecipazione a babelblog.
Qualche tempo fa, in occasione delle Ieres Journées Suisses d’Histoire a cui fui invitato, ebbi modo di avanzare io stesso una serie di perplessità in merito a Wikipedia, derivanti non tanto dal discusso problema del margine di errore conseguente alla redazione anonima e collettiva, quanto dalla percezione della possibilità di affermazione di una sorta di “pensiero unico” nell’uso del web come fonte di inforazione storica. E’ probabile che si tratti di una preoccupazione infondata, in quanto Wikipedia mantiene fermo il carattere di repertorio di informazione enciclopedica lasciando ad altri ambiti, programmaticamente, lo sviluppo della ricerca originale. Ma sicuramente l’attuale struttura dei motori di ricerca e l’evoluzione del “social tagging” favoriscono un prioritario e sistematico rinvio a Wikipedia, con ricadute significative soprattutto sul versante dell’utenza studentesca, che molto frequentemente si ferma a questa soglia. E’ un punto su cui credo si dovrebbe discutere ampliando, appunto, il discorso sulla rilevanza sociale e culturale del “social tagging”.

Parallelamente un tema che credo meriti particolare attenzione riguarda la possibile estensione della scrittura collaborativa al di fuori dei limiti stabiliti da Wikipedia, e soprattutto sul versante della ricerca originale. In un altro incontro fiorentino, dello scorso anno (“L’informatica e i diversi periodi storici. Scritture, fonti e basi di dati: confronti e specificità”), ci siamo fermati sul tema dell’evoluzione della scrittura nei diversi ambiti disciplinari che sono propri della ricerca storica, ricavando la conclusione che a fronte di mutamenti importanti nel contesto operativo degli storici, le forme della storiografia mantenevano una forte stabilità e aderenza alla tradizione. E’ un aspetto che meriterebbe di essere monitorato e verificato soprattutto nel prossimo futuro, in quanto alla nozione di autorialità è vincolato un aspetto importante della storiografia così come tradizionalmente risulta concepita.

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